Inizio da questa settimana a scrivere su questo blog con l’intento di rendere più agevole uno strumento che risulta alla maggioranza delle persone sconosciuto.
Se qualcuno si aspetta un linguaggio di profilo “accademico”, potrà tranquillamente evitare di leggere i miei post (che saranno brevi) perché il mio intento è esattamente opposto; ovvero cercherò di rendere fruibile uno strumento che non è proprio semplice da capire e soprattutto incomprensibile a chi è digiuno della materia.
Stiamo parlando dei “Investment Certificates” ovvero dei “certificati di investimento” .
Sinteticamente possiamo definire i certificati come strumenti finanziari che al rispetto delle condizioni fissate alla emissione restituiscono a scadenza, o durante il periodo di vita del certificato, un rendimento certo.
I Certificati sono regolarmente quotati sui mercati regolamentati e sono strumenti che stanno avendo una larghissima diffusione grazie al livello di rendimento che riescono a distribuire.
Grazie a queste caratteristiche e soprattutto al livello di rendimento proposto (mediamente al disopra del mercato) stanno riscuotendo un ampio consenso da parte degli investitori e, conseguentemente, si registrano moltissime emissioni da parte di operatori qualificati.
Il mondo dei certificati è molto variegato per tipologia, per livello di rischio e per numero di certificati quotati sul mercato. Inizieremo a prendere coscienza delle caratteristiche dei vari certificati al prossimo intervento su questo blog.