SIAMO DISCRETI O…. CONTINUI (A)?
SIAMO DISCRETI O…. CONTINUI (A)?

SIAMO DISCRETI O…. CONTINUI (A)?

Nell’ultimo post abbiamo esaminato un certificato che aveva come sottostante l’azione Unicredit.

Sinteticamente ricordiamo che il certificato remunera una cedola trimestrale pari al 2% se alle date di rilevazione (la prossima sarà quella del 17/03/2022) il valore dell’azione sarà pari o superiore al 60% del valore iniziale dell’azione Unicredit; nella fattispecie sarà sufficiente avere il valore dell’azione Unicredit pari o maggiore di 7,8732 per vedersi erogare la cedola.

Aspetti importanti che ancora non abbiamo toccato sono: il tipo di cedola, ovvero se questa è incondizionata o a memoria, ed il tipo di barriera ovvero se il certificato è munito di una barriera continua (altrimenti detta americana) o discreta (altrimenti detta europea).

Nel caso in esame vi dico che la cedola è a memoria ed il certificato ha una barriera discreta (europea).

A questo punto mi pare sia il caso che si faccia un po’ di chiarezza sui termini appena enunciati.

I certificati più comuni negoziati sui mercati regolamentati hanno due differenti tipi di barriera; è importante conoscere la differenza delle barriere perché si ripercuotono in maniera determinante sia sul prezzo di mercato del certificato sia sul suo rendimento ma soprattutto sul risultato finale qualora la barriera dovesse venire violata.

Ricordo che la barriera è la soglia minima sotto al quale il valore del sottostante non deve scendere per vedersi riconoscere la cedola.

Nel caso di specie, come detto, il valore di Unicredit non deve scendere al disotto di €ur 7,8732 affinché la cedola venga regolarmente erogata.

Ma se dovesse capitare che il valore scenda oltre il limite fissato che succede?

Nei certificati con cedole a memoria (e quindi con barriera discreta o europea) potrebbe non cambiare molto nel senso che basterà avere (ad una delle verifiche successive da quel momento fino alla scadenza) il valore rientrato al disopra del valore della barriera per recuperare tutte le cedole eventualmente non incassate (nei certificati con cedola a memoria).

Se invece la barriera fosse continua, non si incasserà alcuna cedola e fintanto che il valore dell’azione del sottostante rimarrà al disotto della barriera tutte le cedole successive verranno perse.

Non occorre essere degli esperti per capire che questa piccola differenza in effetti è una grande differenza che, come dicevo, si riflette sia sul rendimento potenziale del certificato sia sul suo prezzo di mercato.

Per fare una sintesi di quello che ho appena scritto potrei dire che un certificato con barriera discreta porta normalmente in memoria le cedole eventualmente non incassate mentre nei certificati con barriera continua, in caso di violazione della barriera, la cedola non verrà incassata e sarà irrimediabilmente persa.

Tornando al nostro certificato abbiamo detto che è un certificato con barriera discreta e con cedole a memoria per cui  ipotizzando un valore dell’azione Unicredit alla data del 17/3/2022 pari a 7,86 (quindi al disotto della barriera) la cedola spettante non verrebbe pagata; ipotizziamo poi che alla data del 17/6/2022 il valore dell’azione Unicredit fosse pari a 7,88;  il giorno 24/6 ci vedremmo erogare una cedola del 4% ovvero la cedola di “Marzo” non incassata oltre alla cedola di pertinenza per il mese di “Giugno”.

Detto ciò nel prossimo post approfondiremo le caratteristiche delle varie barriere; nel frattempo pensate se siete discreti o continui.

Willy Coyote
Author: Willy Coyote

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