I venti di guerra si sono trasformati in tempesta!
I venti di guerra si sono trasformati in tempesta!

I venti di guerra si sono trasformati in tempesta!

Purtroppo è una delle settimane più tristi di sempre, possiamo essere dispiaciuti e impegnarci al massimo per risolvere qualunque calamità naturale (pandemie incluse) ma è ancora più frustrante quando a procurarsela è lo stesso genere umano. Non è facile parlare di effetti che la guerra provoca sulla finanza, certamente l’effetto più rilevante è la perdita di vite umane.

Cercando di astrarci dalle conseguenze più gravi, a prescindere dal rimbalzo degli ultimi due giorni, i mercati purtroppo hanno registrato un’altra settimana di storni. I presupposti negativi iniziano ad aumentare e gli analisti, tutt’altro che disinteressati visti i loro incarichi nelle società di prodotti gestiti, sono passati dall’esortazione ad investire in azionario, senza se e senza ma, a suggerire di mantenere le posizioni cercando di preservare la liquidità! Tali presupposti sono certamente sempre gli stessi monitorati da tempo, ossia quelli legati alle aspettative di rialzo dei tassi di interesse Usa, dove si pensa che addirittura i primi due rialzi di marzo e giugno possano essere di 50 basis point (0,50%), il margin debt (il livello di indebitamento delle aziende USA) sta scendendo, indicando che si iniziano a chiudere delle posizioni per rientrare dai finanziamenti che le avevano a garanzia, e i colli di bottiglia della supply chain non potranno che aumentare con una guerra in corso (non solo militare ma anche di sanzioni e blocchi del libero commercio di vario genere). L’inflazione non accenna a scendere, anche se sembra stabilizzarsi per motivi più matematici che reali, e certamente il prezzo del gas in ascesa non si normalizzerà a breve.

Se qualcuno pensasse che i mercati abbiano stornato a sufficienza, questi sono gli attuali livelli di CAPE RATIO di Shiller e di INDICE DI BUFFET:

A voi le considerazioni, a noi sembra che siamo ancora agli inizi di una fase di normalizzazione!

Ma veniamo al nostro gioco settimanale, il grafico sulla “fantascienza”. Eccolo:

A dirla tutta sembrerebbe replicato persino il doppio minimo relativo che aveva fatto nel 2000, ma certamente sarà un caso! Stante così le cose dovremmo aspettarci un rimbalzo con doppio massimo relativo (cerchiato in blu sul grafico del 2000) per poi iniziare una discesa quando anche le mani forti si convinceranno che il vento degli utili aziendali è cambiato. Succederà? Magari lo sapessimo, piuttosto che stare qui a scrivere, sebbene ci appassioni molto, staremmo in giro a contrarre finanziamenti per puntare anima e corpo su posizioni ribassiste.

E’ una fase molto delicata dei mercati, esortiamo alla prudenza!!!

Alla prossima settimana, sperando di avere notizie positive sul fronte internazionale.

Casper
Author: Casper

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