Siamo al bivio!
Siamo al bivio!

Siamo al bivio!

La scorsa settimana ci simo lasciati con un target importante da monitorare 4.585 punti di S&P500. Teniamo a precisare che questo non è un blog che fornisce indicazioni di ingresso o uscita sui mercati finanziari e che, anzi, un conto sono i casi studio ed un altro gli andamenti dei singoli indici di mercato. Qui si parla di statistica (non di certezza assoluta su ciò che sarà), di dati oggettivi e di motivazioni altrettanto oggettive per cui “potrebbero” verificarsi determinati eventi. Semmai le conclusioni potrebbero essere soggettive ed opinabili, soprattutto quando fondate su un numero elevato di variabili. Quindi, ribadiamo che non stiamo suggerendo nessun tipo di operatività ed ognuno, nella piena liberta sulle proprie azioni, decide autonomamente come utilizzare quanto letto su questo blog.

Chiarito questo, passiamo alla disamina di quanto sta avvenendo più che altro per porre il lettore nel giusto “mood” in merito a come agiscono i mercati giusto per evitare frasi del tipo: “mercati senza senso ormai scendono e salgono senza il minimo collegamento con l’economi reale”.

Ricordiamo che i mercati fondano i propri andamenti su 3 basi:

  • aspettative di utili sulle società quotate;
  • maggiore o minore liquidità che vi affluisce per vari motivi;
  • consensus generale (se tutti corressero ad acquistare un titolo nonostante le aspettative di minori utili questo salirebbe e viceversa).

Cosa è avvenuto questa settimana sullo S&P500? Quanto segue:

Ricordiamo che questo modello prevede un rimbalzo da 1/3 a 2/3 dell’ampiezza dell’ultimo movimento!

Come previsto dal modello applicato il “rimbalzo” è proseguito formando una nuova candela verde che non ha superato il target calcolato, 4.585 circa.

Fino ad ora, trattasi di rimbalzo, da ora in poi non si sa, staremo a vedere. Questo è l’approccio quando ci si trova ad un “PIVOT POINT”, ossia punti chiave di metodi o modelli di analisi.

A questo punto l’indice osservato può avere 3 opzioni: sale acquistando velocità, scende con velocità oppure semplicemente temporeggia attuando piccoli movimenti intratrend con volatilità bassissima e che, a loro volta, se iniziati dovranno esaurirsi (a volte possono anche durare fino ad un paio di mesi). Quest’ultima possibilità è spesso chiamata di consolidamento del livello raggiunto, parliamo di mercato sideways (laterale).

Lo sappiamo, sostenere che un mercato possa salire, scendere o restare dov’è sembra quasi la supercazzola prematurata come se fosse antani, ma vi assicuriamo che ci sono delle strategie spesso molto redditizie, costruite sfruttano la volatilità che spesso accompagna questi movimenti, che partono da questi pivot point (pensate ad esempio all’acquisto contemporaneo di due scommesse, una sulla salita del mercato e l’altra sulla discesa, che con 1€ ciascuna permetterebbero di guadagnare 3€ se la direzione della scommessa fosse raggiunta. Va da se che converrebbe acquistare scommesse su entrambi le direzioni spendendo 2€ per poi essere quasi certi di mettersi in tasca 3€ con un utile di 1€, il 50% del capitale investito [2€]).

Non solo, dato che molti operatori professionali osservano questi pivot point, il consensus sarà orientato molto sull’acquistare uno strumento se tale livello fosse superato o altrimenti venduto se accadesse il contrario.

Ora, quale deve essere il ragionamento quando ci si trova in queste circostanze? Molto semplice, capire se il cotesto è più favorevole per una prosecuzione del rialzo oppure per un ribasso.

Cosa intendiamo per contesto? Valutare le aspettative sull’andamento dell’economia reale. Dato che il contesto in cui viviamo è diametralmente opposto a quello degli ultimi anni – ricordo che l’inflazione USA è all’8%, la FED (banca centrale USA) ha iniziato a muovere al rialzo del tasso ufficiale di sconto ed ha già annunciato che lo alzerà altre 6 volte nel corso di quest’anno, la crisi Russia/Ucraina, i colli di bottiglia della supply chain (canale di approvvigionamento della componentistica tecnologica proveniente prevalentemente dalla Cina) sono tutt’altro che risolti, che le fonti di energia hanno prezzi stellari, ecc…. –  è chiaro che è preferibile propendere per pensare che le borse abbiano effettuato un rimbalzo per poi invertire la tendenza e scendere, la prossima settimana oppure dopo aver fatto un movimento laterale che potrebbe durare al massimo fino alla prossima stagione della pubblicazione delle trimestrali (intorno a metà maggio). Speriamo di sbagliarci.

Staremo a vedere, siamo qui per valutare e commentare ciò che avverrà.

Quindi, in attesa di vedere la chiusura della prossima settimana, nel frattempo posto il classico giochino settimanale chiamato “Fantascienza”:

Ricordiamo che questo giochino assumerebbe come assioma che quello in corso è un movimento esaustivo macroeconomico come quello del 2000 (non finanziario come nel 2008), per cui l’andamento della fase di decompressione dei prezzi sarà più o meno simile!

Chiaramente parliamo di fantascienza (non a caso è il nome che gli abbiamo dato) ma fino ad ora devo dire ci ha preso. Speriamo che la prossima settimana i mercati accelerino al rialzo così potremo archiviarlo definitivamente. Confesso che inizia a pesare il continuo collage a cui mi sottopone settimanalmente.

Un mondo di pace è senza dubbio migliore di uno costruito con le oscenità della guerra!

Casper
Author: Casper

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