Purtroppo è arrivata la notte, mai come ora l’adagio “vendi a maggio e vai via” sembrerebbe essere azzeccato. Il riferimento periodico è dovuto al fatto che da maggio ad ottobre i mercati sono statisticamente più ribassisti che nell’altro semestre. Lo so sono tutt’altro che originale, ormai tutti i network finanziari lo hanno tristemente rispolverato in quest’ultima settimana. A poco serve sostenere o, peggio, vantare di aver disegnato questo scenario sin da dicembre, prima descritto come possibile e poi da fine gennaio come molto probabile!
Non fa piacere proprio a nessuno soprattutto se una delle zavorre è una guerra, anche se sapete benissimo che a parer mio i mercati sarebbero scesi comunque. Ricordiamo che i veri problemi sono: livello di inflazione, colli di bottiglia nella supply chain e quotazioni azionarie con ratio troppo elevati rispetto ai fondamentali dell’economia reale, semmai la guerra è l’ulteriore aggravante.
Non voglio dilungarmi troppo e soprattutto poca analisi si può fare se, oltre a quanto avvenuto, la prossima settimana dovrebbe essere quella del secondo rialzo dei tassi FED, dopo un mese e mezzo, per giunta probabilmente di 0,50% (qualcuno suppone anche di 0,75%). Paradossalmente, la settimana che si è appena chiusa sarebbe dovuta essere quella positiva dopo tre negative, per via della pubblicazione delle trimestrali USA che di solito stavano seguendo un trend favorevole.
Sotto, riporto i grafici settimanali dello S&P500 e del Nasdaq Composite su cui mi astengo da commenti, credo sarebbero terribilmente superflui.
Mi limito ad evidenziare, solo a scopo di formazione, che il Nasdaq è sceso a valori visti a novembre 2020 (un anno e mezzo bruciati) e che sia l’indice tecnologico che lo S&P500 stanno scendendo con continuità, senza strappi. Nel grafico settimanale, ma vi assicuro che è così anche per quello giornaliero (daily), non ci sono gap (spazi vuoti tra due periodi di un determinato time-frame in cui non si è fatto prezzo)!
Decido di non pubblicare l’aggiornamento del grafico del giochino “Fantascienza”, non ho ne voglia di giocare e neppure di dar credito ad una tesi che, al di là di una normale ciclicità dei mercati, non può avere nessun fondamento in un mondo che dopo 22 anni è certamente cambiato!
Saluto tutti e “FORZA UCRAINI”!