La prossima settimana sarà decisiva?
La prossima settimana sarà decisiva?

La prossima settimana sarà decisiva?

Questa settimana è stata molto volatile, il movimento è rappresentato da una candela di massima indecisione: lunga, rossa ma con massimi crescenti e minimi decrescenti.

Purtroppo sembrerebbe che la tendenza sia ancora negativa, perchè appunto trattasi di candela rossa con chiusura molto vicina ai minimi settimanali, ma non è escluso che la prossima settimana possa esserci la tanto agognata inversione di tendenza, I prezzi sono caricati a molla dopo 7 settimane di pressione al ribasso. Inoltre, una tendenza principale genera solitamente 3 ondate (con micro-movimenti, chiamati “1-2-3” interlocutori nel corso delle singole fasi), tre movimenti di impulso che seguono la tendenza principale intermezzati da 2 di direzione opposta. La tendenza è ormai ad un punto di svolta, diventerà ribassista (bearish) al superamento del 20% di storno dei prezzi dall’ultimo massimo assoluto (4.818,62-20%= 3.854,9) oppure inizierà una candela rialzista con chiusura settimanale verso i massimi vanificando il tentativo di trasformazione della tendenza principale in “bearish”? L’ultima chiusura è a 3.901,36, con due superamenti giornalieri al ribasso del livello che connoterebbe il trend definitivamente come bearish.

Non ci sono moltissime speranze, visto che un’altra regola statistica reciterebbe che se un livello viene più volte testato (toccato e respinto) prima o poi viene violato, a meno che i prezzi non si allontanino presto in direzione opposta con un movimento di impulso importante. A questo punto, si confida in una svolta nel fine settimana su qualche tema sensibile (guerra russo-ucraina, migliori dati sull’inflazione, cessazione dei lock-down cinesi, decisioni OPEC, ecc…) che potrebbe certamente portare ad un corposo rimbalzo lunedì sin dall’apertura (sperando che non vengano superati al ribasso gli ultimi minimi a 3.810,50). Come dicevamo i prezzi sono molto compressi ed una good news potrebbe, almeno nel breve, dare fiducia a coloro che si sono riposizionati in liquidità ed hanno necessità di rientrare, come gli OCR (Organismi Collettivi del Risparmio, ossia fondi comuni di investimento, SICAV, ecc…) che hanno nel loro mandato l’essere sempre investiti in un settore specifico.

La dimostrazione che molti si sono posti temporaneamente alla finestra sono le chiusure dei finanziamenti (anche da marginazione e lombard) evidenziate dal Margin Debt, soprattutto negli ultimi due mesi: -4,3% a marzo e -3,3% ad aprile.

Se il livello dovesse essere violato non è escluso che si arrivi in area 3.300, completando una seconda classica fase di impulso superiore alla prima, ma a quel punto ci si aspetterebbe un buon rimbalzo con successiva terza onda ribassista che non dovrebbe arrivare a valori troppo profondi. Quindi, nel medio-lungo termine (10 anni), non è escluso che acquistare fiducia sull’azionario con uno S&P500 intorno a 3.300 non possa rivelarsi una saggia decisione operativa (naturalmente non è un nostro suggerimento ma una semplice riflessione statistica. Ricordiamo che i mercati sono imprevedibili e che le decisioni di investimento sono personali del lettore, a proprio rischio e pericolo).

Buon week end.

Casper
Author: Casper

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