La scorsa settimana scrivevo quanto segue:
Dal grafico aggiornato si può notare che il movimento prosegue e si sta avvicinando ad un’altra area sensibile: 4.200-4.300 di S&P500. I dati delle trimestrali sono stati misti e quelli negativi non hanno rappresentato un tracollo tale da far ipotizzare un’economia in imminente forte difficoltà, il mercato del lavoro USA continua a tenere bene (ancora piena occupazione, ossia disoccupazione inferiore al 4%) e la FED ha rialzato i tassi dello 0,75% che da un lato non è l’1% che iniziava a profilarsi e dall’altro è stato anche accompagnato da un Powell ritornato colomba (vorrà farsi le ferie in santa pace?) e ottimista sul fatto che, seppur stretto, il soft landing dell’economia, cioè senza sperimentare una recessione molto aspra, è ancora possibile. Non mi abbandonerò a facili commenti su quanto, nelle dichiarazioni dello scorso anno, fosse “temporanea” l’inflazione e mi limiterò solo a dire che tanto serviva, e tanto è bastato, per tranquillizzare dei mercati che cercavano una scusa per tirare il fiato, soprattutto alle porte di agosto. Benissimo, speriamo che questo tenga e che si possa sfondare la resistenza a 4.300 in modo finalmente da ingenerare quell’aspirale di notizie positive che riportano gli acquisti sui mercati finanziari. Dulcis in fundo, possiamo segnalare che, mentre gli USA (secondo i parametri europei) sarebbero già in recessione tecnica, avendo chiuso un secondo trimestre consecutivo del GDP (Gross Domestic Product, l’omologo del nostro PIL) a -0,9% (dopo un -1,6% del trimestre precedente), l’Europa ha consegnato una rilevazione dell’indice di produzione migliore del previsto (Italia in testa e Germania in coda) per cui anche venerdì i festeggiamenti sui mercati finanziari sono proseguiti.
Sulle insidie del mese di agosto ho già scritto molto nel corso delle scorse settimane: la volatilità che aumenta per via della riduzione dei volumi di contrattazione, la chiusura delle aziende e le notizie non sempre positive che spesso arrivano dall’Asia in questo periodo; ma, se anche la prossima settimana (quando alcuni operatori istituzionali sono ancora sul pezzo) dovesse presentare la positività delle ultime due, può essere che la ventata di ottimismo pervada i mercati almeno fino alla fine delle ferie in modo da giocarcela al rientro. Teniamo le dita incrociate!
Non sono certo di mantenere l’usuale costanza di produzione di questi articoli nel corso del mese di agosto, la famiglia reclama ed urge staccare la spina. Non è detto però che non riesca a farlo comunque. Ad ogni modo, nel dubbio, auguro a tutti un ottimo periodo di agosto.