Si vive nell’attesa
Si vive nell’attesa

Si vive nell’attesa

Si vive nell’attesa che la Fed si esprima, i mercati sembrano totalmente anestetizzati e la fiera dei falsi segnali è ormai in corso da 3 settimane (dall’11 novembre, il 14 dicembre sarà un mese di assoluta tendenza ordinaria)! L’unica novità, mentre FTSE MIB e DAX sono pressoché laterali sembrano essere gli indici Usa che timidamente sono saliti (senza toccare i massimi del 15 agosto) ma che erano saliti meno in precedenza rispetto a quelli europei.

In Europa calma piatta dal 11 novembre, mentre per lo S&P500 le cose sembrerebbero diverse ma a mio modesto parere in realtà non lo sono. Gli indici Usa sembrano in leggero rialzo (nulla a che vedere con i rally di Natale degli scorsi anni) ma non stanno facendo altro che recuperare i sui rialzi europei da ottobre alla prima decade di novembre. Per lo S&P500 il canale ribassista è intatto e l’unica novità della settimana scorsa è che ha sfiorato la resistenza che connota il mercato bearish in corso da inizio anno.

Sembrerebbe che, salvo novità positive scaturenti dall’intervento FED, lo pseudo-rialzo vissuto nelle ultime settimane stia volgendo al termine, forse si traccheggerà fino al 14 dicembre oppure potremmo avere sorprese anche prima.

Non è facile aspettarsi rialzi alla vigilia di una recessione e le nuvole all’orizzonte sembrano addensarsi. Dopo Natale avremo anche superato la metà del classico periodo positivo, quest’anno i ribassi sono iniziati i primi giorni di gennaio (ben prima dell’inizio della guerra Russia-Ucraina, 24 febbraio) e i dati migliorativi sull’inflazione potrebbero essere solo il frutto di un calcolo matematico che ha visto togliere dalla somma degli ultimi 12 mesi il periodo giugno-settembre 2021 che avevano visto i maggiori incrementi del parametro!

Ovviamente non fa piacere fare queste supposizioni e spero che invece emerga una notizia positiva dirompente che cambi le cose, ma al momento cerco di essere oggettivo e, se non altro, esporre le mie deduzioni.

Credo sia importante utilizzare ancora molta cautela, dopo un anno di debolezza sarebbe un unicum una ripresa impetuosa del mercato azionario senza che si sia mai generato il panico e senza vedere prima il settore obbligazionario in forte ripresa.

Buon fine settimana.

Casper
Author: Casper

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