Venti di tempesta
Venti di tempesta

Venti di tempesta

Sui mercati soffiano venti di tempesta, il dato sull’inflazione USA non è piaciuto e il mercato si sveglia dal sogno di un ipotetico taglio dei tassi FED entro fine 2023, sempre più improbabile!

Fig. 1

Come potete agevolmente notare, le percentuali di un taglio il 13 dicembre sono in riduzione, al 37,2% (le più basse di tutte le altre maggiori probabilità nei box celesti) e molto vicine a quelle che il tasso resti invariato al 5,25-5,50%, che sono del 25%. Da notare anche le altissime percentuali di ulteriori 3 rialzi da 0,25% nelle prossime tre sedute (22/3, 03/5 e 14/6).

Come hanno reagito i mercati? Procediamo con il nostro esempio formativo legato allo S&P500.

Fig. 2

L’indice sembrerebbe aver perso un po’ di smalto anche se, da un lato l’ultima candela settimanale presenta massimo e minimo inferiori alla precedente, dall’altro la congestione di cui scrivevo nel report della scorsa settimana è ancora in vigore, ossia entrambi le candele delle ultime due settimane sono ancora contenute nell’escursione di quella di due settimane fa. Potrebbe ancora riprendere vigore se l’indice dovesse ritornare a ridosso dei 4.200 punti, per poi chiudere anche il gap a 4.210 (delineato dalla linea tratteggiata rossa in Fig. 2).

Fig. 3

Mentre, se dovesse scendere per rivedere nuovi minimi rispetto alla suddetta candela di due settimane fa (dettaglio in Fig. 3), gli scenari potrebbero diventare compatibili con un pull-back sulla resistenza, ora divenuta supporto, che ha unito per un anno (2022) tutti i massimi discendenti, prima a quota 3.980 e poi a 3.850. Ricordiamo che il Pull-back è una configurazione che prevede la rottura di una resistenza (che diventa supporto) con successiva inversione del trend che va a ritrovare quella stessa resistenza rotta in precedenza (che funge da supporto) per poi ripartire nella direzione della prima rottura (nel nostro caso a rialzo).

Fig. 4

Se queste quote dovessero tenere, il mercato potrebbe ritrovare vigore e superare i massimi a 4.200 (box tratteggiato verde in Fig. 2), se dovessero essere bucate (quindi niente pull-back) si entrerebbe in territorio negativo per vedere minimi da valutare di volta in volta (forse anche più bassi degli ultimi).

Naturalmente questa resta sempre statistica grafica (analisi tecnica) nulla a che vedere con le certezze o con le previsioni da maghi da quattro soldi.

Purtroppo sta anche per scadere il periodo statisticamente migliore per i mercati azionari e all’orizzonte c’è sia un inasprimento della guerra Russia-Ucraina, sia iniziano a farsi sentire negli Usa gli effetti della politica monetaria e anche l’inflazione è ancora viva e vegeta tra noi.

Osserviamo la prossima settimana, buon week end,

Casper
Author: Casper

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