Come la follia umana impatta sulle economie
Come la follia umana impatta sulle economie

Come la follia umana impatta sulle economie

Un’altra settimana di questa folle guerra che tiene tutti col fiato sospeso. Sembra di assistere a qualcosa che non ci riguarda da vicino, in fondo abbiamo sempre sentito al telegiornale notizie su guerre distanti da noi. Ecco, forse stiamo avendo contezza di una sorta di appiattimento che le tecnologie odierne ci propinano, tutto appare uguale in tv come se provenisse da un altro pianeta e a prescindere che si tratti di un luogo sotto casa, in altre nazioni o continenti.

Il Fondo Monetario Internazionale ci scaraventa tutti nella cruda realtà, ormai la guerra sta incidendo sulle vite di tutti noi e di certo le decisioni dei prossimi anni dovranno fare i conti con quanto è avvenuto, che duri un giorno o dieci anni e indipendentemente da chi vince. Tutti i governi occidentali, quindi dovranno farlo anche gli altri con cui si relazionano, stanno capendo che alcuni asset sono strategici, punto. Alcune cose non puoi permetterti il lusso di importarle dall’estero anche se costassero un decimo rispetto ad autoprodurtele e comunque non sbagli se diffidi di coloro con cui commerci, anche se attualmente i rapporti sono ottimi.

Passeremo velocemente da una “globalizzazione totale” ad una “autonomia delle grandi aree continentali” e non sarà a costo zero.

Abbiamo evidenza di ciò? Certo, il FMI ha appena tagliato le previsioni di crescita di quest’anno di 0,5%, per ora.

La prossima settimana sembra essere cruciale sia in termini di divulgazione di dati che di risvolti legati alla guerra, ormai ad un punto avanzato di stress. Capiremo la velocità del movimento che potranno avere i prezzi sui mercati finanziari.

Questo è il grafico del giochino che abbiamo chiamato “Fantascienza” seguito e richiesto da molti ormai da un paio di mesi:

Il grafico tecnico sottostante non rappresenta una certezza ma almeno rende l’idea di quelli che possono essere punti nodali da un punto di vista statistico ed effettivamente, nei prossimi 3 mesi, alcuni livelli potrebbero essere visti.

Le percentuali negative sono i valori che rappresentano la distanza di alcuni potenziali target dal massimo di novembre scorso, sempre sperando che non si realizzino!

Questa è stata una settimana interlocutoria, la prossima dovrebbe essere più determinante.

Casper
Author: Casper

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