La scorsa settimana, ancora corta per via del lunedì dell’angelo, è stata senza dubbio positiva. Una buona intonazione che lascia ben sperare per l’immediato futuro. A breve sembrerebbe che aprile confermi la sua natura di secondo mese dell’anno statisticamente più rialzista. Certo le nuvole all’orizzonte non mancano e non dimenticherei che oltre alle ben conosciute variabili in gioco (inflazione, guerra, ipotesi di recessione in corso, ecc…) da maggio ad ottobre saremo nel periodo statisticamente più ribassista dell’anno. Quindi, pur senza avere certezze assolute (come sempre), potremmo vivere ancora due o tre settimane con un po’ di vento a favore. Naturalmente stiamo parlando di statistiche che nulla potrebbero avere a che fare con come realmente andranno i mercati.
Guardiamo il nostro caso di studio (lo S&P500 settimanale) nel corso dell’ultima ottava (che in gergo borsistico significa: settimana):
Come si può constatare, il mercato sembrerebbe essere ad un livello importante, l’ultimo massimo relativo a circa 4.200 punti. Finora quest’ultimo livello è stato respinto, ogni volta che il prezzo si è avvicinato ha perso forza ma la prossima settimana potrebbe finalmente trovare un nuovo impulso anche grazie ad un ipotetico buon andamento della stagione delle trimestrali appena iniziata. Se i 4.200 fossero superati a rialzo la resistenza successiva sarebbe a 4.320. A ribasso, entro il 5 maggio, monitorerei invece quota 3.920 che appare come un supporto piuttosto forte che, se superato, invaliderebbe il trend positivo in corso da ottobre scorso, iniziando una nuova stagione di ribassi che, magari accompagnata dalla conclamazione della recessione di cui si parla da settembre corso, potrebbe portare ai minimi precedenti o addirittura superarli (dipenderebbe anche dall’entità della suddetta recessione).
Al momento il trend è positivo e direi di godercelo, ciò che succederà da lunedì in poi sarà oggetto di ulteriori analisi che faremo nelle prossime settimane. Buona domenica.