Certificati di investimento “Phoenix” – caratteristiche
Certificati di investimento “Phoenix” – caratteristiche

Certificati di investimento “Phoenix” – caratteristiche

Come promesso passiamo ora ad individuare alcune caratteristiche dei vari certificati oggi presenti sul mercato.

Una prima differenza fra i vari certificati è data dalla loro denominazione e, conseguentemente, dalla loro caratteristica.

In questa fase ci occuperemo dei certificati definiti “Express” e di quelli definiti “Phoenix”.

Oggi parliamo dei “Phoenix”.

Il certificato “Phoenix”  è adatto a chi vuole garantirsi, al rispetto delle condizioni fissate all’emissione, una cedola che può essere mensile, trimestrale, semestrale oppure annuale.

Ma come funziona e come è strutturato un certificato “Phoenix”?

Cercherò di rispondere a questa domanda facendo un “esempio pratico” nella speranza di essere esaustivo.

Mettiamo che un bel giorno andiamo in banca a controllare la situazione dei nostri risparmi e l’addetto titoli, oppure il nostro consulente di fiducia, ci proponga una operazione finanziaria e ci dice:

  • Caro cliente, te la sentiresti di sottoscrivere uno strumento finanziario che si chiama “certificato di investimento” che ha una durata di quattro anni e ti garantisce una cedola trimestrale del valore dell’1%, (pari al 4% rendimento annualizzato) a condizione che il valore dell’azione Unicredit, per tutta la durata del certificato,  non si svaluti di oltre il 40%?  

Capite bene che una offerta di questo tipo, considerato che un BTP a 10 anni rende oggi intorno allo 0,6%,  risulta molto attraente ma normalmente ci lascia perplessi perché l’esperienza ci insegna che nessuno regala nulla ed allora la prima domanda che ci poniamo è:

1) – dove sta la fregatura?

2) – Subito dopo ci chiediamo: ma se l’azione Unicredit dovesse scendere di oltre il 40% che succede? E se alla scadenza del certificato rimane sempre al disotto del 40% che succede?

3) – Ma il certificato chi lo garantisce? La banca con il quale ho il conto?

4)- Ma posso vendere il certificato in qualsiasi momento o ci sono dei vincoli?

Bene; cerco di rispondere alle oggettive domande che ognuno di noi si farebbe ricevendo una proposta del genere.

  1. Non c’è alcuna fregatura;  le condizioni sono note e se il titolo sottostante, alle verifiche trimestrali, non mostra un valore inferiore al 40% del valore rilevato alla emissione, il certificato liquiderà regolarmente la cedola prefissata.  
  2. Se l’azione Unicredit dovesse scendere al disotto del 40% del valore iniziale (tecnicamente si dice che ha violato la barriera)  la cedola non verrà erogata; ma se il certificato ha la clausola delle cedole “a memoria” questa verrà recuperata nel momento in cui ad una rilevazione trimestrale il valore dell’azione si trova entro barriera del 40%. Se le cedole non sono a memoria vengono perse. A scadenza del certificato è sufficiente che il valore dell’azione Unicredit sia entro il limite del 40% per vedersi rimborsare l’intero capitale investito. Nel caso in cui il valore dell’azione fosse diminuito del 45%, ci vedremmo rimborsare il nostro capitale decurtato del 45% dell’investimento iniziale.
  3. Il certificato viene garantito dall’istituto emittente e non dalla banca dove si acquista; è importante capire bene che in caso di insolvenza dell’istituto emittente o di insolvenza del sottostante (in questo caso Unicredit) il certificato non varrà più nulla e quindi avremmo la perdita del nostro capitale.
  4. Il certificato è uno strumento regolamentato ed è vendibile a prezzo di mercato in ogni momento; l’istituto emittente (Market Maker) ha compito di garantire, in via continuativa, la negoziabilità di determinati titoli.

Insomma, un certificato Phoenix garantisce l’erogazione di un rendimento  prefissato a condizione che ci sia il rispetto delle  condizioni poste. In altri termini il certificato lo potremmo considerare come una scommessa per cui se l’Italia non perde la partita con uno scarto di 4 goal ci viene garantito l’accesso alla finale degli europei. Se prende 6 goal faremo la finale per il terzo e quarto posto, se i gol sono di più non avremo nessun riconoscimento.

Il paragone è azzardato ma penso che sia efficace per rappresentare in maniera brutale di cosa stiamo parlando. 

Poiché mi sono dilungato a dismisura nel prossimo appuntamento andrò a specificare meglio il mio concetto con l’aggiunta di qualche grafico per far capire meglio la dinamica.   

Willy Coyote
Author: Willy Coyote

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