Ma quanto si indebitano queste aziende?
Ma quanto si indebitano queste aziende?

Ma quanto si indebitano queste aziende?

Un indicatore molto importante per capire quanto le aziende statunitensi si indebitano è il “margin debt” pubblicato inizialmente da Finra e poi da Advisor Perspectives. Lo studio di questo indicatore ci permette di capire quanto il sistema sia confidente sul fatto che l’azionario possa continuare a valorizzarsi e i tassi restare bassi. Perchè tutto ciò? Semplicemente perchè:

  • se i tassi sono bassi l’indebitamento costerà meno nei bilanci e vi sarà una propensione maggiore a farvi ricorso per aumentare la capacità produttiva o l’investimento sulle attività finanziarie;
  • le aziende si indebitano maggiormente quando l’economia è in fase di espansione, altrimenti non avrebbe senso invetire in nuova capacità produttiva se la domanda (e quindi le vendite) non fossero superiori a ciò che l’azienda produce già;
  • Perchè spesso a garanzia dei suddetti indebitamenti ci sono le stesse azioni detenute dai proprietari dell’azienda (o altre di diverse società sempre appartenenti al sistema) che non avrebbe senso porre a garanzia se si pensasse che il mercato fosse in contrazione (si ritroverebbero con un indebitamento non più coperto da una garanzia sufficientemente capiente, per non considerare le perdite sostenute dagli azionisti);
  • spesso questi finanziamenti sono chiesti proprio per acquistare pacchetti azionari con l’aspettativa che possano continuare a salire.

Come monitorare questo indice?

Questo indicatore può essere monitorato collegandosi a questo sito: https://www.advisorperspectives.com/dshort/updates/2021/12/14/margin-debt-down-1-8-in-november-still-near-record-highs

Per una più facile lettura del grafico facciamo notare che in rosso è il “Margin Debt” che segue la scala di sinistra (oggi a poco più di 900 MLD $, ossia miliardi di dillari) e in blu è lo S&P500 la cui scala è quella di destra oggi a circa 4.600 $. Osservando il grafico si capisce immediatamente quanto il sistema USA sia iper-indebitato, ai massimi di sempre, e come l’ammontare complessivo dell’indebitamento sia strettamente correlato all’indice di riferimento. Nelle tre fasce grigie le debacle dei mercati del 2000, del 2008 e di marzo 2020. Quando inizia uno storno, coloro che hanno contratto i finanziamenti corrono immediatamente a chiudere le posizioni vendendo i titoli a garanzia (incrementando anche le vendite sui mercati) per chiudere le posizioni debitorie. Ciò avviene anche quando le banche centrali alzano i tassi, da un lato gli interessi passivi aumentano incrementando i costi da portare in bilancio e dall’altro si rischia sia di vedere ribassi dei mercati (azionario ed obbligazionario, visto che i titoli a garanzia possono essere di entrambi i tipi) in balia delle vendite incondizionate. Il dato viene aggiornato mensilmente.

Una domanda che potrebbe nascere spontanea è la seguente: “è il mercato soggetto all’andamento dei debiti o i debiti soggetti al mercato?”. La risposta è di facile dimostrazione empirica visto il passato: possono succedere entrambi le cose. Infatti, può avvenire sia che il mercato scenda perchè le aziende sono “incentivate” a chiudere i finanziamenti per via di un costo maggiorato del servizio sul debito (salgono i tassi debitori) portando alla vendta di azioni e obbligazioni che inizialmente erano poste a garanzia dei finanziamenti concessi (a volte anche automatici da alcuni intermediari che forniscono servizi di trading sui mercati) che esattamente il contrario, cioè che per via di bilanci aziendali non più in grado di incrementare utili soddisfacenti, o addirittura in perdita, si corra a chiudere i finanziamenti (anche a bassissimo costo legato a interessi passivi molto contenuti) perchè non conviene essere idebitati se l’economia vira in recessione (meno richiesta di capacità produttiva) e le garanzia rischiano di patire una riduzione del proprio valore (i titoli azionari scendono per i profit warning).

Chiudiamo dicendo che oggi questo fenomeno è ancora più accentuato da intermediari che offrono servizi di trading avanzati che permettono agli investitori di continuare ad effettuare operazioni sui mercati anche avendo immediatamente e automaticamente capitali a disposizione in base a titoli che hanno in portafoglio e che sono posti a garanzia per l’ottenimento di nuovi capitali da impiegare in operazioni sui mercati. In questi casi si dice che aumenta l’effetto leva del portafoglio degli investitori che fanno ricorso a questi sistemi. Quest’ultima tipologia operativa sarà oggtto di approfondimento futuro, basti sapere che quando i mercati salgono è possibile che l’indebitamento aumenti anche solo per il fatto che alcuni investitori (anche con grandi patrimoni ma non solo) maturano più confidenza nel fare affari anche con soldi presi “automaticamente in prestito” confidando sul principio che se un mercato può salire più dell’attuale tasso di finanziamento può risultare conviente prendere a prestito capitali da impiegare su asset rischiosi. Chiaramente ne parliamo qui solo a scopo teorico e conoscitivo, si tratta di operazioni molto rischiose adatte prevelentemente a personale qualificato e professionale. I piccoli che ne fanno uso, pur avendo profili di rischio altissimi e marcata conoscenza dei mercati e del trading, statisticamente nell’87% dei casi azzerano o quasi il proprio patrimonio in pochi mesi!

Alla prossima

Artù
Author: Artù

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