L’aggiornamento di questa settimana è veramente poca roba. Tutto sembra seguire i modelli già rappresentati e spiegati negli ultimi articoli. Naturalmente l’importante livello dello S&P500 di 4.589 punti resta da monitorare, anche se per ora sembrerebbe aver respinto in giù il prezzo come da previsione statistica disegnando una prima candela settimanale rossa.
Al di fuori dei dati oggettivi, si potrebbe pensare che questa è stata la prima settimana negativa di tre o quattro e l’aspetto più negativo è che si sta chiudendo la finestra del periodo statisticamente più rialzista (ottobre – aprile) e che, con un movimento laterale o addirittura ribassista per la restante parte di aprile, si rischia di trovarsi ad attendersi un rialzo proprio nel periodo statisticamente più ribassista (maggio – settembre, recita l’adagio: “sell in may and go away”!).
Tutto questo con: tassi dei bond Usa decennali che i primi di maggio supereranno molto probabilmente quota 3% favorendo possibili “fly to quality”, a prescindere che la FED alzi di 0,25% o 0,5% i tassi, i costi dell’energia alle stelle che si portano dietro un’inflazione che non si vedeva da 40 anni, i colli di bottiglia delle varie supply chain, ecc…
L’unica speranza è che il mese di maggio inizi con una stagione degli utili aziendali molto sopra alle attese!
Sotto trovate il giochino “FANTASCIENZA” che continua imperterrito a “non” invalidarsi. Roba da mettersi le mani nei capelli, per chi ne ha!
Pace per la popolazione ucraina.